Never Again – Mai più – di Alex Zanotelli

Il mondo non smette di produrre, finanziare, commerciare e utilizzare armi. Soltanto in Italia si spendono 70 milioni di euro ogni giorno. Questo tempo non sarà ricordato solo per il sostegno alle guerre e per le vittime delle armi, ma anche per le devastazioni ambientali e per il razzismo degli Stati che tentano di reprimere le migrazioni. L’Europa ha già sulla coscienza oltre 50.000 migranti sepolti nel Mediterraneo. Da molti anni Alex Zanotelli non smette di gridare e di “ribellarsi facendo” negli slum africani come a Napoli e nei movimenti sociali. Qui lo fa scagliandosi contro coloro che lasciano ai giovani un mondo malato: “La mia generazione, quella nata dalla II Guerra Mondiale, sarà tra le generazioni più maledette della storia umana, perché nessuna altra ha talmente violentato il Pianeta Terra come l’abbiamo fatto noi…  I nostri nipoti diranno di noi quello che noi oggi diciamo dei nazisti…”
di Alex Zanotelli

«Se gli altri tacciono, se noi anziani e responsabili – tante volte corrotti – stiamo zitti, se il mondo tace, vi domando: “Voi griderete?”. Per favore, decidetevi prima che gridino le pietre». È con queste parole che papa Francesco ha sfidato i giovani presenti in Piazza San Pietro il 26 marzo, per la Giornata Mondiale dei giovani. Quasi contemporaneamente a questo appello di Bergoglio rispondevano milioni di giovani e giovanissimi statunitensi scendendo in piazza, con la scritta Never Again (Mai più), in ottocento città (a Washington erano ottocentomila!) per dire «No alle armi», armi che uccidono negli Usa migliaia di ragazzi. E con un chiaro impegno politico di mandare a casa, nelle prossime elezioni di novembre, tutti quei deputati e senatori che appoggiano la potente lobby delle armi, la NRA. Una straordinaria reazione nell’America di Trump! Mentre noi  italiani “anziani e responsabili” stiamo in silenzio davanti alla follia degli armamenti, delle guerre, del razzismo e della distruzione del Pianeta. Almeno voi giovani italiani avrete il coraggio di urlare e di gridare? L’Istituto SIPRI di Stoccolma ha rivelato che nel 2017, a livello mondiale, abbiamo investito in armi ben 1.739 miliardi di dollari, pari a 4.5 miliardi al giorno.

Il nostro paese, l’anno scorso ha speso in armi 26 miliardi di euro, pari a circa 70 milioni di euro al giorno. E nel 2017 l’Italia ha esportato armi pesanti per oltre dieci miliardi di euro. Armi e bombe vendute, per esempio, all’Arabia Saudita con cui bombarda lo Yemen, ma vendute anche al Qatar e agli Emirati arabi, che le usano invece per finanziare i gruppi jihadisti e qaedisti (tutto questo in barba alla legge 185 che proibisce al governo di vendere armi a paesi in guerra o che violano i diritti umani!). Abbiamo assistito in silenzio al massacro dei palestinesi a Gaza da parte di Israele, armato fino ai denti anche con armi nucleari. E la corsa al nucleare è sempre più intensa nonostante il Trattato per la Proibizione delle armi nucleari (2017) che il governo italiano non ha firmato.

Gli Usa da soli, investiranno nei prossimi decenni mille miliardi di dollari per modernizzare le proprie armi atomiche. Queste armi atomiche (“illegali, immorali e illogiche”, secondo papa Francesco) stanno portando il mondo sull’orlo del baratro di una guerra nucleare. Ma non meno grave è la corsa alle armi convenzionali sempre più sofisticate che portano a sempre nuove e spaventose guerre dalla Siria all’Afghanistan, dallo Yemen all’Ucraina, dalla Somalia al Congo, dal Sud Sudan al Mali, dal Centrafrica alla Libia, dal Sudan alla Nigeria. È l’Africa oggi il continente più infestato da guerre e questo proprio per la sua ricchezza soprattutto mineraria. La conseguenza di queste guerre sono i rifugiati che arrivano sulle nostre spiagge chiedendo asilo e che noi respingiamo.

L’Europa, la patria dei diritti umani, ha infatti dato sei miliardi a Erdogan per bloccare in Turchia chi fugge dalla Siria o dall’Afghanistan e ha spinto l’Italia a fare un accordo con l’uomo forte di Tripoli, El Serraj, per bloccare nell’inferno libico un milione di rifugiati, torturati e stuprati. L’Europa ha già sulla coscienza oltre 50.000 migranti sepolti nel Mediterraneo. Ora il portavoce del nuovo governo, il ministro degli Interni Matteo Salvini, urla: «Basta Ong  nel Mediterraneo per salvare i naufraghi», e nessun «vice-scafista deve attraccare nei porti italiani». Salvini vuole espellere dall’Italia 500.000 migranti «non regolari». È il trionfo del razzismo, della xenofobia non solo in Italia, ma anche in Polonia, in Ungheria, in Croazia, in Austria. E non solo a parole, ma con muri,  filo spinato e barriere metalliche con lama di rasoio. Il vecchio continente ha perso la sua umanità! I nostri nipoti diranno di noi quello che noi oggi diciamo dei nazisti.

È la nostra Shoah! Il tutto nell’indifferenza e nel silenzio di noi “anziani e responsabili”. La mia generazione, quella nata dalla II Guerra Mondiale  e vissuta fino a  oggi, sarà tra le generazioni più maledette della storia umana, perché nessuna altra generazione ha talmente violentato il Pianeta Terra come l’abbiamo fatto noi.

Vi consegniamo un mondo malato, ora tocca a voi giovani! Tocca a voi, giovani, gridare , urlare, protestare contro un sistema economico-finanziario che impoverisce e affama così tante persone e che violenta il Pianeta Terra, contro la follia degli enormi investimenti in armi che portano a sempre nuove guerre, contro questa onda xenofoba e razzista che mina l’Europa e il nostro paese. Noi anziani e corrotti abbiamo fatto questo disastro. Ora tocca a voi giovani! “Per favore, decidetevi, prima che gridino le pietre!”.

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