Nido – di Erri De Luca

erridelucaLa lingua tedesca ha il vocabolo “nestbeschmutzer”, sporcatore di nido, persona che denigra e insudicia il proprio luogo con azioni, parole, omissioni.
Tra chi guasta solo, aria, acqua e clima di convivenza, e chi tiene pulito il proprio ambiente e le relazioni coi vicini, si svolge una contesa silenziosa e totale. Non si affrontano in piazza, non c’è urto frontale, ma una polarità di comportamenti opposti.
La politica non se ne accorge, incapace di trattare l’etica personale che coinvolge il sentimento della dignità, praticata da una parte e calpestata dall’altra. Così aumenta l’astinenza dal voto, manifesta dissociazione dall’andazzo.
La gioventù se ne va in esilio o resta a casa in limbo, parola latina che indicava bordo, orlo, e ora è parcheggio di anime in attesa.
Dei governi che si sono succeduti negli anni recenti, il presente è il seguito aggravato degli sporcatori del nido Italia. Non solo per metafora: a Taranto in meno di due anni i livelli di diossina sono aumentati del 916 percento.

A contrasto brulica sotto la superficie dell’informazione appiattita,  la vitalità di persone di buona volontà, che offrono appoggio gratuito al proprio ambiente. Non sono supplenti, perché sono migliori dei servizi che sostituiscono, lasciati decadere dai tagli di spesa.
Questa opera fitta, generosa è la migliore legittima difesa di una comunità che resiste alla decomposizione tenendo insieme le sue fibre, facendo società.
Legittima difesa all’opposto è il progetto legge da spaventapasseri, che vuole consentire una più larga licenza di violenza privata.
Paradosso grottesco è che lo sproposito provenga dal ministero degli Interni, preposto all’uso della forza pubblica. Dichiara così rinuncia alla protezione dei cittadini: che si difendano da sé. Il nido si insudicia di cartucce in dotazione a pistoleri domestici.
Legittima difesa della vita civile è invece il volontariato italiano, il più diffuso del mondo, primato silenzioso e insuperabile.
È questo a tenere pulito il nido, come fanno le margherite con il prato.

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