Guerra in Ucraina: quattro conseguenze della guerra in corso, e quattro cose che è urgente fare

La prima conseguenza della guerra scatenata dal governo russo contro l’Ucraina è l’uccisione di innumerevoli esseri umani innocenti e la devastazione di un intero paese. La guerra consiste sempre e solo dell’uccisione di esseri umani. La guerra è sempre un crimine contro l’umanità. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà. Ogni guerra, in quanto toglie la vita a degli esseri umani, è contro tutti gli esseri umani.
E’ a tutti evidente che l’intera popolazione ucraina è vittima dello scellerato, disumano delirio di potenza del governo russo.
Ed e’ vittima anche della complicità con la guerra da parte di tutti i governi europei che invece di adoperarsi – come sarebbe giusto, doveroso, necessario – per la pace che salva le vite, preferiscono favoreggiare la guerra, e quindi il massacro del popolo ucraino, per ricavarne cinicamente presunti vantaggi politici futuri.
Ed e’ vittima anche della strategia di espansione e provocazione della Nato nell’Europa centrale e orientale, della Nato che è braccio armato della politica americana intesa a dilaniare, impoverire ed asservire l’Europa: l’Europa che se non fosse governata da governi stolti e sciagurati, quando non esplicitamente criminali e dittatoriali, dovrebbe invece sentirsi unita, dall’Atlantico agli Urali, per condivisione di una storia e di una cultura comune di cui sono parte tanto Dante Alighieri e William Shakespeare quanto Fedor Dostoevskij e Lev Tolstoj, Omero e Lucrezio come Hannah Arendt e Simone Weil, Florence Nightingale e Rosa Luxemburg, Marie Curie e Virginia Woolf.
Ed e’ vittima di tutti coloro che sulla guerra, sulle stragi, sulle devastazioni, lucrano immense ricchezze: il complesso militare-industriale, i fabbricanti di armi e i mercanti di morte, tutti i poteri politici, economici, militari, ideologici e mediatici per cui lo spargimento di sangue è motivo di arricchimento, tutti vampiri che si nutrono del sangue delle vittime innocenti della guerra.
La popolazione ucraina – come quella yemenita, come quelle di tutti luoghi del mondo in cui la guerra sta infuriando e mietendo vittime – è oggi il cuore dell’umanità che subisce la violenza di un sistema di dominio ciecamente rapace e votato alla distruzione di ogni bene, di ogni vita.
La solidarietà con la popolazione ucraina, e con tutte le popolazioni vittime di guerre e dittature, è il sentire e il dovere di ogni essere umano decente.
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La seconda conseguenza della guerra scatenata dal governo russo contro l’Ucraina e’ l’impoverimento dell’intera Europa, che significa che in tutti i paesi europei le classi sociali sfruttate, oppresse, emarginate, già subiscono e sempre più subiranno ulteriori sofferenze, ulteriori violenze, ulteriori rapine, ulteriori violazioni dei diritti umani fondamentali.
Mentre la pandemia di Covid è tutt’altro che conclusa e continua a mietere vittime ogni giorno, l’intera umanità dovrebbe dismettere ogni conflitto ed unirsi nella lotta comune per il bene comune, per la vita di tutti gli esseri umani.
Mentre si aggrava la crisi ambientale globale che minaccia l’intera biosfera e renderebbe invivibile agli esseri umani ed agli altri esseri viventi tanta parte del mondo, l’umanità intera dovrebbe cessare di uccidere, distruggere, avvelenare e desertificare, ed unirsi invece in un impegno corale per la salvezza comune, di se’ stessa, degli altri esseri viventi e dell’intero mondo vivente.
Ma mentre la pandemia e la crisi ambientale convocano a questo impegno comune di universale fratellanza, di difesa della vita nel e del mondo intero, i governi europei favoreggiano e finanziano la guerra, negano assistenza ai propri stessi popoli, impongono decisioni economico-finanziarie e finanche specificamente energetiche semplicemente scellerate, che fanno strame del bene comune e dei beni comuni, che violano tutti i fondamentali diritti umani di tutti gli esseri umani.
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La terza conseguenza della guerra scatenata dal governo russo contro l’Ucraina è il riarmo e quindi la crescita delle spese militari nei bilanci di tutti gli stati europei e non solo: risorse sottratte ai popoli per usarle a fini di morte.
Chiunque capisce che il riarmo porta alla guerra e alla barbarie, alle uccisioni e alle devastazioni, alla riduzione in miseria e alla disperazione di intere popolazioni.
Chiunque capisce che o l’umanità fermerà il riarmo o le armi annienteranno l’umanità.
Tutti i governi che stanno adottando misure di riarmo e di incremento delle spese militari, che stanno aumentando la produzione e il traffico di strumenti di morte, che così alimentano le guerre in corso e ne preparano di nuove, stanno commettendo un crimine contro l’umanità.
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La quarta conseguenza della guerra scatenata dal governo russo contro l’Ucraina è l’avvicinamento a un conflitto mondiale che può distruggere l’intera famiglia umana.
Già da più parti, senza scrupolo alcuno, è stata evocata la guerra nucleare. La guerra nucleare che significa la concreta possibilità della distruzione dell’umanità.
E’ mai possibile che degli esseri umani siano così folli da adoperarsi per l’annientamento dell’umanità, ovvero anche di se stessi? Quale che possa essere la misura del delirio di onnipotenza, ovvero il “cupio dissolvi”, del Cremlino o della Casa Bianca, di Parigi o di Berlino, della Nato o dell’Isis, è diritto e dovere dell’intera umanità impedire questo crimine estremo.
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La prima cosa da fare e’ adoperarsi per far cessare al più presto la guerra e salvare tutte le vite umana che è possibile salvare.
Per questo occorre chiedere l’immediato cessate il fuoco.
Occorre inviare aiuti umanitari alle vittime della guerra.
Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga dalla guerra.
Occorre sostenere gli oppositori alla guerra in Russia, in Ucraina e in tutto il mondo.
Occorre impedire che vengano inviate armi che hanno come unico effetto di estendere la guerra e di uccidere altre persone.
Occorre proporre, promuovere ed organizzare in tutto il mondo la difesa popolare nonviolenta che è l’unica alternativa concreta, coerente ed efficace alla cosiddetta “difesa armata” (“difesa armata” che non e’ mai adeguata difesa delle vite umane, sempre consistendo nell’uccisione di esseri umani, ed essendo quindi in verità sempre e solo “offesa armata”).
Occorre sollecitare l’Onu ad inviare forze di interposizione non armata e nonviolenta.
Occorre sollecitare l’Onu ad imporre veri negoziati di pace.
Occorre riconoscere che la pace si costruisce solo con mezzi di pace.
Occorre riconoscere che siamo un’unica umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell’umanità di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
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La seconda cosa da fare è dismettere le politiche di “guerra economica” (le manovre speculative tra cui anche le cosiddette “sanzioni”) che lungi dal contrastare la guerra guerreggiata, lungi dall’impedire le stragi e le devastazioni, hanno come unico effetto reale di ancor più impoverire e portare alla fame e a stenti insostenibili le classi sociali sfruttate, oppresse ed emarginate dell’intera Europa.
I diritti sociali sono diritti umani, ogni essere umano ha lo stesso diritto di ogni altro essere umano a una vita degna.
La difesa della biosfera è un dovere non più rinviabile, pena la catastrofe.
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La terza cosa da fare e’ il disarmo del mondo e la smilitarizzazione dei conflitti, dei territori, delle culture.
Occorre sciogliere la Nato, che è un’organizzazione terrorista e stragista i cui vertici meritano anch’essi, da molto tempo, di essere processati e condannati per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. L’esistenza della Nato peraltro impedisce una politica comune di sicurezza europea, l’esistenza della Nato impedisce che l’Europa possa smilitarizzarsi e promuovere il benessere di tutte le popolazioni dall’Atlantico agli Urali, l’esistenza della Nato impedisce che l’Europa possa essere un’unica Europa, democratica e solidale.
Occorre smantellare gli arsenali atomici e cessare di produrre armi atomiche. Come chiarì una volta per sempre Guenther Anders l’esistenza degli arsenali nucleari è incompatibile con la libertà e la dignità umana, è incompatibile con l’esistenza dell’umanità.
Occorre ridurre drasticamente e progressivamente le spese militari dei bilanci statali, riconvertendole in spese sociali. Cessare di destinare risorse pubbliche a fini di morte ed usarle invece per la vita. Come disse memorabilmente Sandro Pertini: “Si svuotino gli arsenali e si colmino i granai”.
Occorre contrastare le ideologie e le pratiche, le disumane normative e le abominevoli strutture, che fanno del governo dell’Unione Europea (complici i governi degli stati che la compongono) un’organizzazione che attua politiche razziste e schiaviste, classiste e belliciste.
Ed occorre contrastare la politica degli Stati Uniti d’America – di cui la Nato è braccio armato in territorio europeo, e la Gran Bretagna si e’ resa propaggine -, una politica razzista, imperialista e neocolonialista di cui sono vittima i popoli del sud del mondo e la stessa Europa.
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La quarta cosa da fare è la scelta della nonviolenza, che è oggi l’unica politica che può salvare l’umanità dalla catastrofe.
La nonviolenza come politica: come programma politico, come organizzazione sociale, come regolazione e risoluzione dei conflitti, come inveramento della democrazia, come riconoscimento dell’umanità di tutti gli esseri umani.
Siamo una sola umanità, abbiamo in comune la responsabilità del bene comune, dobbiamo difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani e l’intero mondo vivente.
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Ubuntu.
Mitakuye Oyasin.
Datta, dayadhvam, damyata.
Sii tu l’umanità come dovrebbe essere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Salvare le vite è il primo dovere.

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