La profezia della donna – Marcelo Barros

Marcelo Barros

La profezia della donna

Ogni anno l’umanità intera celebra il giorno internazionale della donna. Apparentemente però la condizione femminile nella società non sembra essere stata radicalmente trasformata. Le statistiche mostrano che nonostante leggi più chiare e persino una ministra per le Politiche Femminili, le donne sono ancora oggetto di abusi e violenze.

Purtroppo proprio le religioni, che dovrebbero essere gli strumenti di umanizzazione e giustizia, sono state – quasi tutte – esse stesse ingiuste nei confronti delle donne. Hanno sviluppato una visione patriarcale di Dio e della fede. Per questo discriminano l’accesso della donna ai ministeri di coordinazione. Nel Giudaismo sono ancora rare le donne rabbine. Nell’Islam, in generale, gli imam sono uomini, nell’induismo pure non esistono donne riconosciute come lama (guru). Nel Cristianesimo le Chiese orientali e la Chiesa Cattolica non accettano il sacerdozio femminile. Solamente nelle religioni di matrice africana le donne da sempre hanno avuto un ruolo importante. Vari templi del Candomblé sono coordinate da Orixas o sacerdotesse riconosciute dalle loro comunità.

Fra tutti i grandi cambiamenti sociali, caratteristiche del XX° secolo, il femminismo è certamente stato una delle principali conquiste della società. È stata la maggior rivoluzione pacifica della nostra storia recente. Il femminismo è nato al di fuori delle religioni, ha trasformato la democrazia e i diritti individuali e collettivi. Ha considerato le donne come soggetti e protagoniste della storia e della liberazione della terra e dell’umanità. Il femminismo è nato nella società civile per poi contagiare le comunità religiose delle principali tradizioni spirituali.

A prescindere dalla marginalizzazione ingiusta che le donne hanno sofferto da parte della maggioranza delle religioni, esse formano la maggioranza dei fedeli e assumono ruoli di responsabilità nelle comunità. In Brasile ed in altri paesi, molte comunità ecclesiastiche sono coordinate e animate da donne, nonostante non siano riconosciute come ministre. Perciò é chiaro che negli ultimi decenni in tutte le religioni ed in special modo nelle Chiese cristiane si sia sviluppata una vera e propria teologia femminista che risalta la profezia della donna nelle Chiese e nel mondo. La teologia femminista parte dalle esperienze di dolore, sofferenza, lotta e resistenza delle donne contro il patriarcato. Riscrive la storia delle religioni e della spiritualità basata sulla prospettiva del genere (umano), dando voce e protagonismo alle donne. Ha creato l’eco-femminismo che unisce la lotta per la liberazione della donna all’oppressione che hanno sofferto la terra e la natura. La teologia femminista della liberazione ha dato un contributo unico al cammino delle Chiese fra i popoli, rivelando che la lotta per la liberazione deve superare il (pre)concetto di patriarcato per creare una vera relazione fra i generi nella lotta per un mondo nuovo possibile.

Un aneddoto giudaico recita che al principio Dio aveva creato la donna. Siccome si sentiva sola, chiese a Dio un compagno e Dio esitò: “Devi sapere che per natura l’uomo (macho) è arrogante. Ha sempre la sensazione di essere il primo, vuole essere più importante di tutto. Non gli piacerà essere secondo”. Allora la donna rispose: “Allora lasciamogli credere che egli fu il primo ad essere stato creato. Questo rimane un segreto fra di noi”. Dio accettò: “Bene. Custodiamo questo segreto e lasciamo che l’uomo pensi di essere stato il primo”. La donna volle sincerarsi: “Allora, Dio, promettete di mantenere questo segreto?” Dio rispose: “Prometto. La parola della donna non è nata solo per essere coniugata al femminile, bensì per portare uomini e donne a riflettere.”

1 commento

  1. …conoscevo anch’io questo aneddoto, però con un altro finale. Dio alla fine rispose: ” Ricorda, è il nostro segreto. Da donna a donna!”

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