Circolare Rete Quarrata Dicembre 2011


Carissima, carissimo, nelle scorse settimane, a Luiz Inacio da Silva detto Lula, presidente del Brasile dal 2003 al 2010, è stato diagnosticato un tumore alla laringe. Sottoposto a terapia, sta reagendo bene, anche se al momento non è escluso un intervento chirurgico. Alla notizia mi è tornato in mente il film: Lula, figlio del Brasile, che ho avuto la possibilità di vedere durante un mio viaggio. Ripercorre tutta la sua vita fino al momento della presa della presidenza. Lo ricordo bambino con gli occhi che guardano ciò che gli sta attorno come un mistero perché si sente in una realtà prodigiosa da scoprire, da toccare e dalla quale restare sbalordito, stupito. Lo penso adesso, con uno stupore tutto tremante, con la delicatezza del bambino che guarda alla vita senza imprigionarla, con il suo sguardo pulito (si è tagliato la barba per non vederla cadere dalla terapia) ed emozionato davanti ad una realtà nuova che intuisce che la vita, tutta la vita è un dono. Una vita che non è nelle nostre mani, ma che si lascia andare come il ruscello tra le pietre o come si lascia correre un bambino senza trattenerlo e senza frapporgli ostacoli. Nella fragilità riacquisiamo noi stessi, l'orecchio ci sussurra tutto ciò che abbiamo dimenticato, facendoci tornare innamorati come la prima volta. La prima volta che abbiamo visto il mare, la prima volta che abbiamo scoperto un fiore, la prima volta che tremanti abbiamo dato o ricevuto un bacio o fissato un tramonto. Adesso sei tornato piccolo, e da piccoli ci innamoravamo di tutto. Questo è l'augurio che ti facciamo.
Antonio
Segue adesso una riflessione di Frei Betto su Lula e la sua malattia.

Lula, la voce del Brasile - Frei Betto
Lula è, oggi, la voce del Brasile. In modo particolare, la voce di chi non ha voce. Nessun brasiliano ha, all’estero, tanto ascolto. I capi di stato prestano attenzione a quel che dice, Dilma Rousseff compresa. Università dei cinque continenti gli rendono omaggio con il diploma di dottore “honoris causa”. Imprenditori, all’interno e all’esterno del Brasile, vogliono conoscere il suo punto di vista sulla congiuntura. Organismi internazionali si interessano al modo in cui il suo governo ha combattuto la fame e ha ridotto la disuguaglianza sociale in Brasile. La vita è imprevedibile. Fragile come una foglia secca. E il futuro appartiene a Dio. D’improvviso, Lula si ammala di cancro alla laringe. Sembra proprio che la natura abbia deciso di colpirlo nel suo tallone d’Achille. Come è successo al pianista João Carlos Martins, le cui dita delle mani, hanno subito una serie di problemi e lo hanno quasi costretto ad allontanarsi dalla musica. Oggi, egli è universalmente considerato un ottimo direttore d’orchestra. Il cancro sembra perseguitare i capi di Stato: Lugo - Paraguay, Chavez - Venezuela, José Alencar - vicepresidente del Brasile... Lula è fatto della stessa materia-prima di Alencar. Tutti e due sono stati dotati di un imbattibile ottimismo di fronte alla vita, alimentato da una consistente fede cristiana. Come Alencar, Lula si sa predestinato, non nel significato messianico che il termine può suggerire, ma come risultato di una convergenza di fattori che lo hanno portato alla vita pubblica e, grazie alla sensibilità sociale che si porta dietro dalla culla, si impegna nel diminuire la disuguaglianza sociale e promuovere un’ampia politica di inclusione degli impoveriti. Tutto il potere di comunicazione di Lula si accentra nella voce. Egli è nato dotato del dono dell’oratoria. Ricordo l’inizio della nostra amicizia, nelle grandi assemblee dei metalmeccanici dell’ABC, nello stadio della Vila Euclides, nei primi anni 80. Lula, prima di uscire di casa, elencava su un pezzo di carta i temi da affrontare nel suo discorso di chiusura della manifestazione operaia. Era sempre l’ultimo a parlare. Il suo discorso segnava il culmine dell’assemblea. Gli oratori, saliti sul palco, cominciavano a intervenire l’uno dopo l’altro: dirigenti del sindacato dei metalmeccanici, leader operai, avvocati del lavoro, politici... Durante lo svolgimento dell’iniziativa, i punti che Lula aveva elencato venivano trattati dagli oratori che lo precedevano. Io mi dispiacevo per lui, mi preoccupavo che lui, lì sopra il palco, non riuscisse a trovare temi nuovi, che nessuno avesse già affrontato. Terminata la serie degli oratori, la parola, per il coronamento della manifestazione, toccava a Lula. Tutti prestavano una silenziosa attenzione, come se ciascuna delle sue frasi dovesse essere assorbita dalla moltitudine. Allora Lula era sorprendente. Non perché estraesse dal cappello a cilindro, come un mago, temi inediti. I temi erano gli stessi. La novità consisteva nel modo in cui li affrontava. Non parlava con la testa, ma con il cuore. Non metteva in campo teorie, né si perdeva nell’enfasi di frasi demagogiche. Discorreva a partire dalle esperienze che provenivano dalla sua traiettoria personale, inventava parabole, raccontava “casi”. Esortava, avvertiva, si esprimeva con metafore divertenti, distillava battute ironiche sulla dittatura, prendeva in giro ministri e imprenditori, richiedeva a ogni scioperante impegno nella mobilitazione, stimolava l’orgoglio etico della massa lavoratrice. Il suo discorso suonava più morale che politico, la sua voce infiammava l’assemblea. Ora, la voce soffre. Riposa. Esige cure. Lula, come succede alle aquile nel compire i 40 anni di età, si rifugia sulla montagna per acquistare nuovo vigore. E, in breve, riprendere il suo volo per una politica, nel Brasile e nel mondo, centrata sulla fine della miseria e della povertà, lì dove la sua vita ha avuto inizio.

Rete Radié Resch Associazione di solidarietà internazionale
24° Convegno Nazionale - 30/31 Marzo - 1 Aprile 2012
BENE COMUNE, MOVIMENTI e POLITICA
Venerdì 30 Marzo ore 17,30 Saluto della Segreteria ore 21,00 Relazione di Ugo MATTEI
Sabato 31 Marzo ore 9,00 Testimonianze dal Congo e di giovani dalla Palestina e dalla Primavera araba: ore 15,30 Tavola Rotonda: “Acqua, beni comuni, movimenti”
Alessio CIACCI, assessore Capannori (LU), Alberto LUCARELLI, assessore Napoli Ellen BERMANN, presidente delle Transition Town, conduce Massimo CIRRI, Caterpillar RADIO 2
ore 21,00 Spettacolo
Domenica 1 aprile ore 9,00 Testimonianze da Haiti e di un rappresentante del
Movimento Sem Terra - Brasile
Saluto di Egidia BERETTA ARRIgONI, mamma di Vittorio ore 12,30 Saluti della Segreteria
Sarà presente tutto il convegno il teologo brasiliano Marcelo BARROS
Come partecipare al Convegno
L’albergo Punta Nord, Torre Pedrera di Rimini (tel 0541/720227) è facilmente raggiungibile: in auto uscita autostrada Rimini-nord, raccordo per il mare. In treno dalla stazione ferroviaria di Rimini, prendere il bus 4 (passa ogni 12’-15’).
Costo
Pensione completa in camere a 2 o 3 letti, dalla cena di venerdì 30 marzo al pranzo della domenica 1 aprile € 89. Camera singola Pensione completa € 110.00. Bambini da 0 a 3 anni gratuito. Bambini da 4 a 11 anni riduzione del 50%; da 12 a 14 30% (in camera con i genitori). Terzo letto in camera con 2 adulti riduzione 10%. Costo di un pasto disgiunto € 20.00. Servizio baby sitter.
Per le prenotazioni, rivolgersi a: rete@rrrquarrata.it - Telefono 0573/750539