Editoriale del numero 89

Carissima, carissimo,
nell’ultimo editoriale ti abbiamo comunicato la modifica di legge apportata dal Governo con il Decreto del 30 marzo. Modifica che ha cancellato l’agevolazioni tariffarie all’editoria. Un emendamento posto all’ultimo minuto ha salvaguardato soltanto i giornali delle “Fondazioni”. Chissà perché?
Il costo di spedizione del n. 87 - marzo 2010 era stato di € 240,51. L’invio di giugno è costato: € 1.760,51. Stesso costo per questo e per sempre se la legge non cambia. Questo sarà l’ultimo invio faremo a chi non ha ancora inviato il contributo. Chi è realmente impossibilitato a farlo ce lo comunichi, sarà nostra cura mantenerlo nell’indirizzario.
La redazione



Documento firmato da 40 riviste di ispirazione cristiana in difesa della libertà di stampa garantita dalla Costituzione.

Non possiamo sperare di ricevere informazioni veritiere per sovrana concessione. Abbiamo il dovere di cercarle e, una volta trovate, di verificarle, di soppesarle, di confrontarle e di valutare se possano o meno avere una rilevanza pubblica. E quindi pubblicarle.
La responsabilità di chi fa informazione è grande, ma altrettanto grande deve essere l’autonomia e la libertà di cui i giornalisti devono godere in ogni Paese democratico. Lo dice l’art. 21 della Costituzione, sia quando garantisce che “la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”, sia nella affermazione, appena precedente a questa, in cui si sancisce il diritto “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Un diritto che ne sottintende uno ancora più grande: quello di poter conoscere, per poi liberamente scegliere.
Cercare informazioni è un lavoro difficile, ma significa cercare la verità, o almeno tentare di avvicinarsi ad essa il più possibile. Questa la missione del giornalista, questa la missione di ogni persona di buona volontà.
Ma il disegno di legge governativo sulle intercettazioni pone alla ricerca della verità molte, troppe limitazioni che, impedendo di portare alla luce fatti e circostanze, compromette alla radice il perseguimento di quel bene comune che è, anche secondo il magistero sociale delle Chiese cristiane, il fine ultimo della politica.
Mai come in questi ultimi anni la dimensione etica del tessuto sociale e civile, nel nostro Paese, è stata minacciata. La risposta non può essere un minore, bensì un maggiore senso della verità. E quindi una maggiore tutela della libertà di informazione. Oltre ai limiti posti alla magistratura e ai mass-media dal disegno di legge in discussione, l’aggressione alla libertà di informazione minaccia l’essenza stessa della democrazia. E l’essenza stessa del cristianesimo, per cui solo la verità fa veramente liberi.
Firmatari (in ordine alfabetico):

Adista,
Appunti alessandrini,
Appunti di cultura e politica,
Azione missionaria,
Caposud,
Cem Mondialità,
Cdbitalia.it,
Cercasi un fine,
Confronti,
Coscienza,
Cristiano Sociali News,
Il dialogo,
In dialogo (Notiziario della R.R.R.),
Itinerari,
Gentes,
Gioventù Evangelica,
Koinonia,
La Tenda,
Missione Oggi,
Missionari Saveriani,
Mosaico di Pace,
Nigrizia,
Nimedia,
Il Foglio,
Il Margine,
Il Missionario,
Il Tetto,
L’Invito,
Peacelink,
Piccolo Missionario,
Politicamente,
Pretioperai,
Proposta Educativa,
Qualevita,
Qol,
Riforma,
Segno,
Tempi di Fraternità,
Testimonianze,
Uni-versum,
Viottoli