Comunicato del MST

Abbiamo sempre agito in forma pacifica – dice il MST – perché la riforma agraria avanzi e la terra compia la sua funzione sociale, ma c’è una grande crescita della repressione contro chi lotta per la terra mentre predominano gli interessi dell’agrobusiness associato alla violenza dello Stato di eccezione.

A settembre è stata lanciata una campagna contro gli arresti ingiustificati di militanti del MST nello stato del Goias, accusati di partecipazione ad una organizzazione criminale.

L’operazione Castra

Nei giorni scorsi ancora una volta il MST è stato vittima della criminalizzazione da parte dell’apparato repressore dello Stato del Paraná. L’azione violenta battezzata “Castra” è stata realizzata venerdi 4 novembre a Quedas do Iguaçu, Francisco Beltrão e Laranjeiras do Sul; ma anche a São Paulo e nel Mato Grosso del Sud.

L’obiettivo dell’operazione era arrestare e criminalizzare i dirigenti degli Accampamenti Dom Tomás Balduíno e Eredi della Lotta per la Terra, militanti e insediati della regione centrale del Paraná. Sono stati arrestati 6 dirigenti e altri sono ricercati in base a diverse accuse, compresa l’organizzazione criminale.

Dal maggio del 2014, circa 3.000 famiglie accampate occupano le aree di cui si è illegalmente impadronita l’impresa Araupel. Queste aree sono state dichiarate dalla Giustiza Federale terre pubbliche, appartenenti all’Unione, da destinare alla Riforma Agraria.

L’impresa Araupel, che è diventata un grande impero economico e politico, utilizzando l’appropriazione abusiva di terre pubbliche e il costante uso della violenza contro lavoratori rurali e posseiros, molte volte agisce in connivenza con l’apparato poliziesco civile e militare ed ha anche finanziato campagne politiche di autorità pubbliche, come quelle del capo della Casa Civile del Governo di Beto Richa,   Valdir Rossoni.

Il 7 aprile 2016, nelle terre abusivamente occupate dalla Araupel, le famiglie organizzate nell’accampamento   Dom Tomas Balduíno sono state vittime di una imboscata realizzata dalla Polizia Militare e da guardie di sicurezza assunte dalla   Araupel.  Durante l’attacco nel quale sono stati sparati più di 120 colpi sono stati uccisi  Vilmar Bordim e Leomar Orback, e molti lavoratori sono stati feriti. In questo stesso latifondo nel 1997 pistoleiros della Araupel avevano assassinato in un’altra imboscata due lavoratori senza terra. Entrambi i casi sono rimasti impuniti.

São Paulo – ENFF

Nello stato di São Paulo 10 macchine della polizia civile sono entrate nella Scuola Nazionale  Florestan Fernandes (ENFF), a Guararema,  alle 9 e 30 circa hanno spinto il portone e hanno cominciato a sparare verso la vetrata della reception e le persone che si trovavano lì dentro. Dai frammenti delle pallottole raccolti si può vedere che si trattava di pallottole letali.

Mato Grosso del Sud

Nel Mato Grosso del Sud, 3 macchine della polizia con targhe del  Paraná, sono entrate nel Centro di Ricerca e Formazione  Geraldo Garcia (CEPEGE), a Sidrolândia. L’azione della polizia era finalizzata a trovare militanti del MST del  Paraná che la polizia ipotizzava si trovassero in quel centro. I poliziotti non hanno trovato le persone ricercate. Le persone presenti stavano realizzando lavori di manutenzione ordinaria dei locali.

I Movimenti si ribellano alla criminalizzazione del MST

Circa mille persone di 36 nazionalità (compreso Lula, parlamentari, dirigenti sindacali, movimenti popolari ecc.)  hanno partecipato a un atto di denuncia della criminalizzazione dei movimenti popolari, sabato 5 novembre, alla Scuola Nazionale Florestan Fernandes. Lula ha detto che l’azione contro il MST fa parte di un processo continuo che punta a reprimere i movimenti popolari in tutto il paese, di un processo di criminalizzazione dell’intera sinistra.

Non accetteremo la repressione in Brasile – ha detto il deputato del PSOL Ivan Valente – lotteremo a testa alta. Rosana Fernandes, coordinatrice della scuola, presente a tutta l’operazione della polizia ha sottolineato che quello che si deve riaffermare è l’impegno a resistere, solidali con una causa più grande che è quella della liberazione della classe lavoratrice in tutte le dimensioni.

La reazione di Via Campesina

VC movimento contadino internazionale ha denunciato la triplice alleanza tra il governo golpista di Temer, gli interessi transnazionali e i mezzi di comunicazione di massa che cercano di creare una scenario – di fronte all’opinione pubblica – in cui si criminalizzino i movimenti sociali rispetto al loro legittimo diritto a resistere e protestare.
Dalla presa del potere, il governo Temer ha rafforzato il progetto neoliberista di ridurre i costi del lavoro, svendere le risorse nazionali, privatizzare e privilegiare l’agrobusiness a danno dei settori popolari, contadini, indigeni e delle popolazioni più povere. I diritti dei lavoratori sono stati calpestati . E’ stata imposta una politica di paura, persecuzione e criminalizzazione orchestrata dai mezzi di comunicazione come la Globo dove i nostri compagni e compagne sono presentati come criminali, violentando i loro diritti civili. Di fronte ai fatti recenti contro il MST, membro della Via Campesina affermiamo che è preoccupante che si attenti ai diritti civili  e si criminalizzino i movimenti sociali.

Restiamo vigili perché queste azioni non si ripetano poiché portano a un grave indebolimento della democrazia.

I popoli del mondo hanno il diritto di resistere e protestare di fronte alle politiche neoliberiste che riducono i nostri diritti e attentano alla nostra vita.

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