Sardine per il futuro – di Luca Soldi

SARDINE PER IL FUTURO

Ci sarebbe la volontà da parte di larga parte dei giovani di FridaysForFuture di aprirsi al movimento delle sardine e viceversa.

I loro mondi coincidono per larga parte e per la ricerca di nuove occasioni di contatto potrebbe contribuire a saldare e rafforzare un cammino che potrebbe benissimo farsi univoco.

È evidente che la politica pare interessata solo formalmente e opportunisticamente a queste nuove energie che si muovono dietro stimoli e pulsioni legate a valori etici ed umani che difficilmente i protagonisti del nostro tempo riescono ad interpretare.

Figure come Greta, come Papa Francesco e pochi altri sono riuscite a costruire una nuova sensibilizzazione verso le devastazioni dei cambiamenti climatici e della necessità di una nuova etica umana, sociale che rinnovi, a sua volta, l’impegno forte verso quella politica che specie nel nostro tempo, mostra grandi fragilità di fronte ai populismi, ai nazionalismi.

Dunque il primo appuntamento è per venerdì 29, dove arriverà a livello nazionale un importante banco di prova, in una grande nuova manifestazione, che ci chiama all’appello anche gli adulti.

E, come nel caso proposto da FFF di Roma, si è diffusa in larga parte del Paese la domanda, l’invito, al movimento delle Sardine a farsi parte. “Unitevi a noi – avevano proposto i giovani di Friday della capitale, in un appello diretto alle 6000 Sardine – convinti che gli obiettivi per cui entrambi lottiamo siano complementari e spesso coincidano”.

E dopo qualche giorno, intanto a Roma, il contatto è avvenuto e la condivisione di intenti e partecipazione pare ormai assodata.

Ma c’è anche l’invito forte rivolto a tutti gli altri a farsi parte concreta seguendo, participando, alle manifestazioni di questo fine settimana

Ma non solo perchè questa volta ci sarà l’opportunità di contrastare, di boicottare  il canto delle sirene che nell’occasione anche del  Black Friday, propone un modello di consumo ritenuto “non sostenibile”.

Sabato, nel pomeriggio, invece, sarà il momento del primo raduno delle sardine in altre piazze d’Italia.

Le sardine si stringeranno nelle piazze di Firenze, Napoli, Ferrara, Treviso e diverse altre realtà italiane ed è probabile che fra tanti di coloro che parteciperanno ci saranno di sicuro anche i ragazzi impegnati nella lotta per salvare il Pianeta dalle devastazioni ambientali

 

 

SALVINI VASO DI COCCIO VINTO DAI SORRISI DELLE SARDINE

Bologna, Modena poi Rimini ed ancora Palermo. Poi Reggio e nel fine settimana a Firenze. Il movimento delle sardine diventa un problema serio per Salvini.
Al canto di Bella Ciao che non è più “solo” il canto della Liberazione, i giovani gridano forte la loro voglia di dire di sì, al bene, alla bellezza, alla luce che scaccia le tenebre rappresentata dall’odio e dalla paura.
E tutto senza bandiere, senza cappelli. La politica non è una cosa sporca, brutta e cattiva l’hanno fatta diventare così, sono i politici che devono fare un bagno di umiltà e ritrovare il valore, il senso del ruolo e dell’impegno. C’è voglia di uscire da un imbarazzo.
Si intravede la voglia di ritrovare anche la fatica della politica, della partecipazione, lo si comprende in quel lavorio diffuso che si riesce ad intravedere oltre le scese nelle piazze.
C’è anche la consapevolezza che la storia, dalle pantere ai girotondi, fino ai più nuovi grillini, ha visto grandi innamoramenti e poi delusioni cocenti.

Intanto anche la Sicilia ha detto che non si Lega” e “Seimila sardine antifasciste” si sono ritrovate insieme a cantare  “Bella ciao”, scandendo  “Fuori la Lega” da Palermo”. La città si è rialzata, come succede nei momenti importanti, rispondendo al movimento delle sardine con una piazza Verdi piena. In diverse migliaia, 10mila secondo gli organizzatori e anche secondo il sindaco Leoluca Orlando presente in piazza, si sono ritrovati ai piedi del teatro Massimo.
Hanno parlato, discusso e sorriso.

Tutti e con tanti cartelli e soprattutto con sardine di cartone appese al collo.
In mezzo a loro Salvini, le paure, la sua “bestia”, paiono davvero poca cosa. Sembra solo un grande vaso di coccio, con tutto il rispetto, per carità.
Anche questa piazza ha rappresentato un popolo che si era assopito e che adesso pare essersi svegliato grazie soprattutto alle nuove generazioni.
Un mondo che chiede a gran voce la fine della politica che alimenta l’odio nelle nostre città, sui social e nelle tribune.

 

A RIMINI E LE SARDINE ARRIVERANNO AL MARE

Non basta più Bologna, non basta neppure Modena quella protesta che sembrava essere relegata alla “capitale”, all’ultimo fortino, si sta allagando a macchia di leopardo.

Appaiono essere saltati i timori. Sembrano scombussolate le analisi di chi pensava ad una guerra di posizione o di quanti confidavano di risollevare le sorti della sinistra con qualche cena a base di cappelletti e zampone.

C’è ormai diffusa una nuova voglia di rispondere, di prendere parte, di farsi parte. C’è soprattutto questa voglia in quelle generazioni che solo fino ad ieri erano date per perse.

Intanto già nei prossimi giorni le sardine arriveranno anche al mare. Sorvoleranno a dovuta distanza i luoghi dei Beach-party a Milano Marittima e approderanno a Rimini.

La nuova manifestazione convocata dalle ‘sardine’ è per domenica alle 17 alla Vecchia Pescheria a Rimini. Il flash mob avverrà in contemporanea con la visita in città di Salvini che – si legge nel post su Facebook – “insieme alla sua candidata ombra inaugurerà la nuova sede della Lega a Rimini, facendo passare il messaggio che la Romagna è ormai presa”. Il titolo dell’evento è ‘Rimini non abbocca (Pesce palla in arrivo)’. “Salvini e la sua macchina del marketing hanno già dichiarato che il capitan Pesce Palla verrà in piazza a ‘conoscere’ le sardine. Quindi – si spiega ancora – oltre alla vostra sardina, preparate un bel pesce palla da regalargli. E poi giù di selfie così è contento. Tutto rigorosamente in silenzio”.

Arriva anche la precisazione, tanto per far comprendere lo spirito che l’invito è a non portare “nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza”, perché “fa più rumore un mare in silenzio che un pirata che urla”.

Nella Lega la preoccupazione prima mascherata adesso risulta più che evidente perché ormai il meccanismo ormai risulta infernale. Si spera solo in un po’ di stanchezza, in un po’ di noia, ma sono aspettative vane, perfino penose.

Le aspettative di riportare i temi sul piano territoriale sembrano essere cadute nel vuoto anche perché le cartucce in mano agli organismi politici della Lega in terra emiliano-romagnola sono quelli noti per i quali domina solo la figura di Salvini.

La stessa “bestia”, confinata sul web, sembra non esser riuscita a creare delle contromosse opportune.

Lucia Borgonzoni, senatrice leghista, già sottosegretaria alla Cultura e candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna deve infatti temere più da se stessa che dalle proteste di piazza. E non solo a causa delle scarse conoscenze geografiche come hanno evidenziato i detrattori della prima ora.

Nel frattempo arrivano le notizie anche da Reggio Emilia anche qui un flash mob dal titolo ‘Non si Lega’. In questo caso il programma è per sabato nonostante non sia prevista neppure la visita elettorale di Matteo Salvini.

Qui, il leader del Carroccio, aveva già fatto tappa il 9 novembre.

A organizzare l’evento in città ci sarebbe un gruppo di dieci persone tra cui Stefano Salsi, di professione comunicatore. “Abbiamo percepito la voglia di scendere in piazza anche a Reggio e di riappropriarci della nostra città – ha detto alle agenzie di stampa – Tutto ciò era qualcosa che mancava da tempo. L’obiettivo è essere in tanti, stretti come sardine e tutti col sorriso. Salvini è già stato a Reggio e sabato non ci sarà? Questo depone a nostro favore in un certo senso perché significa che non c’è una strategia, ma semplicemente la voglia di esserci”.

 

IL MARE BAGNA MODENA E LA PAURA DELLE SARDINE SPINGE FUORI SALVINI

Dopo Bologna, Modena ed anche qui le sardine sono davvero tante. Nonostante il diluvio che già da qualche ora spazzava Piazza Grande la pioggia non fermato per niente le sardine. “Modena, Modena non si lega”, è uno dei cori che si sente nella piazza della cittadina. Una piazza piena con tanti ombrelli colorati.
Alle prime avvisaglie di questa nuova invasione che avrebbe messo in dubbio la carica del grande leader la Lega ha deciso di spostare fuori dal centro l’iniziativa elettorale di Matteo Salvini che dovrà rinchiudersi in un ristorante.
Saranno più di settemila persone ma forse qualcosa di più a gridare in coro “Modena non si lega” e intonare “Bella ciao”. Samar Zaoui, una delle promotrici del flash mob, la stessa che Salvini aveva accusato di aver invocato la sua morte, ha detto alla piazza “Oggi tutti noi abbiamo vinto con il sorriso, con l’arte e con l’unione. Ci hanno criticato perché siamo giovani, perché non siamo creativi. Continueranno a criticarci. Ditemi voi: questa piazza è carente di creatività?”. “Nooo”, è arrivata la risposta.
Tra i volti giovani c’è la presenza anche del giocatore di pallavolo Ivan Zaytsev che gioca a Modena e in nazionale, anche lui non si sottrae a sentirsi corpo di queste “sardine”: “Ci teniamo che Modena e che l’Emilia Romagna non si leghi. Punto. Chiaro e semplice”.

Fra gli ombrelli e le sagome delle sardine, appaiono dei cartelli”Il Capitano affonda i barconi con l’uncino, è Capitano come Schettino” ed ancora oppure “Avrò tutti i difetti del mondo ma almeno non voto Lega “.
Sì, stasera in piazza Grande è festa, stasera il mare bagna Modena e non è la furia della natura, del tempo che si scatena contro la città ma il trionfo, l’ennesimo, della partecipazione sulle indifferenze.

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