Avvenimenti – di Erri De Luca

La storia dei grandi avvenimenti studiata a scuola aveva i soliti nomi di regine, re, generali, ministri. Senza sapere perché, li insaccavo svogliatamente nella memoria, sentendoli indifferenti e anche insignificanti.

In margine si studiavano personalità isolate che mi suscitavano ammirazione: Maria Curie, Alessandro Volta, Luigi Pasteur che nel 1885 sperimentava il vaccino contro la rabbia. Esploravano la scienza a beneficio della specie umana.

Ero bambino quando la poliomielite faceva strage oppure azzoppava generazioni di miei coetanei. La chiamavano anche paralisi infantile.

Un uomo dal sorriso simpatico, Abram Saperstein, nato in Polonia, emigrato in USA col nome di Albert Sabin, emergeva da un laboratorio dell’Ohio con la formula del vaccino antipolio. Questo salvatore di bambini fece di più: non ne impose brevetto, permettendo a tutto il mondo di svilupparlo gratis.

Le attuali imprese farmaceutiche incassano profitti colossali dai vaccini contro l’epidemia in corso. L’esempio di Albert Sabin non li sfiora e non li ispira verso paesi poveri che non possono affrontare la spesa su scala di massa. Nessuna opinione pubblica censura queste case produttrici né le imbarazza costringendole a rivedere la linea di massimo profitto.

Sono cresciuto in un’epoca grata ai vaccini e alle persone di scienza che li hanno sviluppati. Per me scoprire il braccio contro un‘epidemia micidiale è un obbligo dovuto alla comunità cui appartengo, non un’opzione.

Ammetto di non capire una parte della modernità che ne diffida fino al rifiuto e alla protesta. Anche se piccola minoranza, rimane incomprensibile, una bizzarria come rivolgersi a una fattucchiera, invece che alla medicina.

Mario Monicelli nel 1957 girò il film: ”Il medico e lo stregone”, con Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni. Ne raccomando la visione, per sdrammatizzare.

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