Fuorilegge – di Erri De Luca

Erri_De_Luca

Non ci si abitua alle contraffazioni delle versioni ufficiali.

Chiamare i flussi migratori invasioni, a fronte di una vera invasione in corso in piena Europa, chiamare taxi del mare i salvatori di vite perdute.

Il vocabolario pubblico ha a che vedere col sistema immunitario. Se il virus delle falsificazioni non trova contrasto, antidoto, penetra nel corpo sociale e lo indebolisce. Il risultato è l’indifferenza, che è l’incapacità di distinguere le differenze.

L’ultima trovata nello spaccio di definizioni false è il cosiddetto Far West del Mediterraneo.

Non si riferisce alle bande libiche pagate dall’esborso dei contribuenti italiani. Non si riferisce alle loro scorrerie in acque internazionali all’arrembaggio di imbarcazioni in rotta verso le coste europee. Non è il Far West dei predoni che sequestrano e trasferiscono in Libia le loro prede umane.

Il Far West per i disturbati al potere è procurato dalle rare imbarcazioni di salvataggio.

Non basta loro una legislazione che già istiga all’omissione di soccorso in mare.

Non è sufficientemente infame.

Bisogna oltrepassare l’inverosimile e indicare quegli equipaggi come banditi fuorilegge.

Manca ancora la nomina di uno sceriffo del mare.

È risaputo che sulle nostre coste arrivano con mezzi di ogni tipo, nove su dieci di potenziali richiedenti asilo. Solo uno su dieci è a bordo delle pochissime scialuppe di salvataggio intervenute a naufragio in corso.

Fuorilegge, sia legale che umano, è chi vuole impedire di compiere il più elementare dovere di soccorso in mare.

Fuorilegge mentale è chi spaccia per Far West il Mediterraneo degli affogati.

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