Il Brasile in fiamme – di Frei Betto

Ben prima che The Economist si rivolgesse al presidente brasiliano definendolo BolsoNero, io gli avevo già affibbiato quel soprannome. Quel che non mi sarei aspettato è che i fatti avrebbero confermato l’analogia di comportamenti tra l’imperatore romano Nerone, che suonava la lira mentre Roma bruciava, e il principale occupante del Palácio do Planalto. Il Brasile… Continua a leggere Il Brasile in fiamme – di Frei Betto

Amazzonia, così il popolo dei Tembé ha «isolato» Bolsonaro e il Covid – di Lucia Capuzzi

Da “Avvenire” Hanno danzato. Danzato. E danzato ancora. Per «entrare in comunione» con quanti li hanno preceduti nella resistenza. E chiedere loro forza per continuare a combattere. La battaglia non è ancora finita. Ma, incredibilmente, i Tembé – circa tremila persone appartenenti al ramo indigeno dei Tenetehara – stanno vincendo. E, per questo, nell’ultima settimana,… Continua a leggere Amazzonia, così il popolo dei Tembé ha «isolato» Bolsonaro e il Covid – di Lucia Capuzzi

Perché nessuno parla di razzismo? – di Gabriele Proglio

La Bottega del Barbieri di Gabriele Proglio (*) Willy, ucciso a 21 anni. Da solo, lui, nero, contro quattro bianchi. Per la narrazione dominante non si può parlare di violenza di bianchi contro un nero se non c’è motivazione ideologica, o se un tribunale non ne sancisce la matrice razziale. Ma così si rimuove il… Continua a leggere Perché nessuno parla di razzismo? – di Gabriele Proglio

350 donne di Turchia e Grecia: appello per la pace – di Murat Cinar

La Bottega del Barbieri 17 Settembre 2020 di Murat Cinar (*) In mezzo alle crescenti tensioni fra Turchia e Grecia nel Mediterraneo orientale, 350 donne di entrambi i Paesi hanno lanciato un appello per la pace. Nel loro appello congiunto, le donne hanno ribadito la loro «determinazione a lottare a favore della pace nell’Egeo, rafforzare… Continua a leggere 350 donne di Turchia e Grecia: appello per la pace – di Murat Cinar

Accovacciati – di Erri De Luca

Sono profughi. Vengono chiamati preferibilmente con termini attenuati, che in nulla attenuano la loro condizione. In inglese sono “displaced persons”, come se avessero perso la via di casa e si trovassero per sbaglio in un altro posto. Displaced: si constata che non sono più “placed”, piazzati a casa loro. Sono perciò spiazzati. Sono profughi. Di… Continua a leggere Accovacciati – di Erri De Luca

Cile: la Compagnia di Gesù protesta per l’arresto di padre Carlos Bresciani, intervenuto in difesa del popolo mapuche

La Compagnia di Gesù in Cile, in una nota, denuncia l’arbitrario arresto, avvenuto ieri, del confratello padre Carlos Bresciani e rivolge un appello “a fermare immediatamente” la violazione dei diritti da parte del Governo cileno nei confronti del popolo mapuche. Inoltre, indica che “soluzioni autentiche e genuine” dovrebbero essere ricercate per coloro che “hanno subito… Continua a leggere Cile: la Compagnia di Gesù protesta per l’arresto di padre Carlos Bresciani, intervenuto in difesa del popolo mapuche

Macron in Libano: vecchi e nuovi colonialismi – di Angelo Baracca

Macron è in Libano non certo per il bene del Paese ma per per rinnovare il tradizionale colonialismo francese, come già fa in Africa. Da anni suggerisco che per capire il Medio Oriente è fondamentale il libro di Filippo Gaja, «Le frontiere maledette del Medio Oriente», Maquis Edizioni, 1991, ovviamente esaurito ma l’ho trovato (e… Continua a leggere Macron in Libano: vecchi e nuovi colonialismi – di Angelo Baracca

“Sono orgoglioso di sacrificare la vita per il mio popolo mapuche”, Celestino Córdova

Care amiche, cari amici, abbiamo ricevuto da poco da Margot e José la notizia che segue e che vi inviamo direttamente: Cari amici della Rete, mi spiace segnalare che oggi, pochi minuti fa, abbiamo ascoltato la sentenza della Corte Suprema sul ricorso presentato dal machi Celestino Córdova ed è stato respinto, pertanto, non potrà recarsi… Continua a leggere “Sono orgoglioso di sacrificare la vita per il mio popolo mapuche”, Celestino Córdova