L’attesa di Farouk, morto per un permesso mai arrivato – di Michele Giorgio

GAZA, 01.09.2022 Gaza L’Oms riferisce che tra il 2008 e il 2022, circa il 30% dei permessi dei pazienti è stato negato o ritardato e i richiedenti non hanno ricevuto la risposta definitiva entro la data della loro convocazione in ospedale. Di questi, il 24% erano malati di cancro e il 31% erano bambini. La… Continua a leggere L’attesa di Farouk, morto per un permesso mai arrivato – di Michele Giorgio

Rompiamo il silenzio sull’Africa, un continente che ci riguarda – e ci guarda – da vicino – di Alex Zanotelli

Cari amici, non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli africani stanno vivendo Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi… Continua a leggere Rompiamo il silenzio sull’Africa, un continente che ci riguarda – e ci guarda – da vicino – di Alex Zanotelli

L’importanza del fattore religioso nelle attuali elezioni presidenziali – di L. Boff

Che la religione possieda una potente forza politica lo confessa a Samuel P.Huntington nel suo discusso libro The Clash of Civilizations (1977) che oggi, con la nuova Guerra Fredda, si è ripreso presente. Dice: “Nel mondo moderno, la religione è una forza centrale, forse la forza centrale che mobilita le persone … Ciò che alla fine conta non è tanto… Continua a leggere L’importanza del fattore religioso nelle attuali elezioni presidenziali – di L. Boff

Proiettili e giornali che fanno male – di Alessandro Ghebreigziabiher

Sappiamo da decenni che il regime di apartheid instaurato dai governi israeliani nei Territori Occupati non potrebbe sopravvivere una settimana in più senza l’enorme, dispendioso quanto strategico “lavoro” sui media di mezzo mondo. È anche così che Israele vince la sua guerra insaziabile, dalla metà del secolo scorso. L’assassinio di Shireen Abu Akleh, notissima giornalista… Continua a leggere Proiettili e giornali che fanno male – di Alessandro Ghebreigziabiher

Ricordi. La Jenin di Shireen

Shireen Abu Akleh «Ci siamo resi visibili ai soldati. Siamo rimasti fermi per circa dieci minuti per assicurarci che sapessero che eravamo lì come giornalisti. Non ci sono stati colpi di avvertimento, così ci siamo spostati verso il campo profughi di Jenin». Shatha Hanaysha, giovane giornalista palestinese, ha raccontato così gli ultimi minuti di vita… Continua a leggere Ricordi. La Jenin di Shireen

Fuori Bolsonaro, fuori i garimpeiros – di Paolo Moiola

Fai clic qui per leggere l’articolo completo di Paolo Moiola (PDF): Fuori Bolsonaro, fuori i garimpeiros – RORAIMA-YANOMAMI