Santiago: ma perché la rivolta?

 

Quando scoppia una rivolta di massa tutti inevitabilmente sono costretti a chiedersi perché.

Alcuni elementi possono spiegare l’insurrezione cilena in corso

DISEGUAGLIANZA:

Secondo la Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (Cepal), il 50% della popolazione cilena possiede il 2,1% della ricchezza nazionale, mentre l’1% più ricco del Paese ne concentra su di sè il 26,5%.

Secondo la classifica della Banca mondiale basata sull’indice Palma – l’indicatore che misura il divario nei redditi tra il 10% più ricco e il 40% più povero della popolazione – il Cile è il secondo stato più diseguale al mondo, preceduto soltanto dal Qatar.

Secondo l’Ocse, il Cile è ultimo tra i paesi membri per l’impatto delle misure pubbliche (imposte, sussidi, detrazioni fiscali, incentivi etc) sulle disuguaglianze

ISTRUZIONE: privata – SANITA’: privata – PREVIDENZA: privata – ACQUA, ENERGIA ELETTRICA, TRASPORTI: privatI – WELFARE: privato

MULTINAZIONALI: straniere, private e dominanti nei settori industriali (energia, rame, legno, salmone); straniere, private e dominanti nella distribuzione e commercio

AFFOGATI NEI DEBITI: con un sistema totalmente privatizzato dai Chicago Boys liberisti arrivati al seguito dei carri armati di Pinochet, le persone per garantirsi diritti fondamentali come istruzione, salute e previdenza si indebitano. Le cifre sono allarmanti: secondo uno studio del 2016 circa 700mila studenti si sono indebitati col CAE (Credito con Aval del Estado), e contando altri programmi di finanziamento simili si sfonda il milione di giovani indebitati. Per un paese di 17,6 milioni di abitanti, di cui 2,8 milioni di età 20-29 anni è un dato pesantissimo. Negli ultimi 5 anni la cifra degli interessanti è triplicata. Del totale dei cileni che non riescono a far fronte ad un debito e risultano morosi (corrispondenti a 3,9 milioni) il 22% sono ragazzi di 18-29 anni.

Ora ho capito la rivolta, ma…

perchè bruciano il palazzo dell’Enel? La multinazionale Enel gestisce acqua e energia con progetti devastanti di dighe nei territori mapuche e in tutto il Sud e lucra da posizioni di monopolio sull’energia elettrica che rifornisce agli abitanti

perchè bruciano i supermercati? I supermercati presi d’assalto sono di Walmart, Smu e Cencosud, tre catene oligopolistiche, protagoniste di scandali su beni di prima necessità come pollo, fazzoletti, carta igienica e medicinali, per i quali si erano accordate per tenere i prezzi alti, con un sistema per controllare e rispettare questi accordi, usando dipendenti appositamente incaricati a ditte esterne contrattate allo scopo. Grazie all’assenza di qualsivoglia legge in difesa dei consumatori, se la sono cavata con una multa irrisoria a fronte di profitti miliardari

perchè si scontrano con la polizia e l’esercito? In Cile la costituzione è ancora quella di Pinochet e le forze dell’ordine hanno un ruolo strutturalmente repressivo (ne sanno qualcosa i mapuche, considerati dalla Costituzione pinochettista terroristi in quanto tali). Al punto che, dopo lo scoppio della rivolta, è stato subito dichiarato lo stato d’emergenza e sono tornati (prima volta dopo il ’73) i militari per le strade

perchè non votano la sinistra? L’hanno votata nel 2005 (governo Bachelet 2005-2009) e l’hanno votata nel 2013 (governo Bachelet 2013-2017). Servono altre spiegazioni?

un abbraccio y que viva Chile desperto!

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