Lasciate ogni speranza? – di Mario Mariotti

Fallita l’utopia del mondo senza servi e senza padroni come é fallita quella della fratellanza cristiana, che da circa 18 secoli prevede che nel disegno di Dio padre ci siano i fratelli ricchi e quelli poveri, i fratelli potenti e quelli che non contano niente, i fratelli che fottono e quelli che sono fottuti dai primi, ha vinto finalmente il pensiero unico neoliberista, evacuazione disidratata di Mammona formalizzata nel “Beati i ricchi” oggi di origine prevalentemente Oltre-Atlantica. La libertà privata di etica, e la cultura della competizione che hanno prodotto un popolo che rifiuta il non fare agli altri ciò che non vorresti ricevere da loro; la vaccinazione ed il passaporto-verde mettendo a rischio

la salute, ed in certi casi anche la vita, del prossimo, (che non si può più chiamare così perché nessuno oggi si sente più prossimo a nessuno), pensa solo a sé stesso e vede nella vaccinazione un sussulto del defunto impero del male, della dittatura comunista.

Quando c’erano i compagni da una parte ed i democristiani dall’altra, si scontravano il socialismo ed il capitalismo. Il primo cercava di costruire la giustizia sociale, cioé le porcate americane in Vietnam, Cile, Argentina ecc; si mobilitava per la pace, accoglieva gli esuli cileni, attraverso la solidarietà fra poveri riusciva ad ottenere dei risultati significativi, vedi Statuto dei lavoratori, diritto allo studio, inserimento dei portatori di Handicap nella scuola, legge-Basaglia che chiudeva gli ospedali psichiatrici, ed altro ancora.

Il capitalismo, trovandosi davanti dei “compagni” volava basso, digeriva l’intervento pubblico nella economia, moderava il suo appetito, e nel frattempo però educava alla competizione, al “privato che funziona”, alla privacy; teneva nascoste le proprie porcate intercontinentali e si sosteneva con l’appoggio di quella Democrazia cristiana che usava l’anticomunismo per difendere i liberi imprenditori, difensori, oltre che della fede, anche della sacralità dei loro profitti. Alla fine, purtroppo, ha vinto il secondo, un po’ per merito della strategia della tensione made in CIA, ma soprattutto per il condizionamento prodotto dalla cultura d’Oltreatlantico che ha saturato la TV.

ln essa i dogmi della ricchezza privata, del mercato e della competizione, resi possibili da un tipo di libertà che l’etica non l’ha mai sentita tossire, hanno incancrenato nel profondo tutti quanti, per cui gli ex compagni, divenuti ceto medio, in certi casi si sono persino convertiti alla Lega; la DC messa in cassa integrazione, l’ispirazione cristiana, é finita nel “bunga bunga” di Berlusconi, il sindacato non si è ancora accorto di essere diventato una corporazione che difende una parte e lascia alla guazza un’altra; S.R.Chiesa, infine, sta raccogliendo i frutti “evangelici” della precedente cultura, per cui un Papa che ha letto qualche pagina di Vangelo viene considerato un eretico social-sindaca-comunista.

C’era qualcuno che sperava che un pò la pandemia, ed un pò i segni del collasso ecologico, riuscissero a far capire che se ci si vuol salvare, bisogna riscoprire il pronome indefinito “tutti”; e questo tutti partendo dal punto di vista degli ultimi. Guardando oggi con i loro occhi quello che sta succedendo invece della mobilitazione contro la sanità privata ed il diritto al lavoro lasciato in mano ai privati ed alla competizione, milioni di cittadini si mobilitano contro la dittatura di quei vaccini che, se fossero a disposizione anche dei Paesi poveri, salverebbero la vita ed allevierebbero tanta sofferenza in quelle contrade, un tempo come oggi vittime della rapina delle Multinazionali.

Oggi si rischia proprio di perdere anche la speranza! Con una informazione che sussurra sui miliardi di dollari di profitti delle industrie farmaceutiche private, che annuncia che l’Unione europea destina un miliardo di euro all’Afganistan mentre tace sul fatto che gli USA ne hanno spesi 2300 per distruggerlo; che non si accorge che il parlare di mercato del lavoro significa bestemmiare un diritto umano fondamentale, dato che siamo nell’anno di Dante. “Lasciate ogni speranza o voi che entrate…” Ma dovrà proprio finire così?

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