Marcelo Barros: La magia del cammino

Abbiamo dato alle stampe un nuovo libro, un romanzo, di Marcelo Barros, monaco benedettino brasiliano, biblista della liberazione, teologo della terra. Pubblicato nel 1996 in Brasile, per la prima volta è adesso disponibile in Italia.

"La magia del cammino" di Marcelo Barros

Il libro è disponibile dal 16 dicembre 2007.
Edito dal Notiziario della Rete, è un romanzo di 240 pagine, per un costo di 15 euro.
Naturalmente tutto il guadagno ottenuto dalla vendita del libro andrà a beneficio delle attività in cui Marcelo Barros è impegnato.
Aspettiamo i vostri ordini.

Chi è interessato ad organizzare una presentazione del libro ce lo comunichi, dato che stiamo definendo una venuta di Marcelo Barros per i primi mesi del prossimo anno.

 

Segue una recensione de "La magia del cammino", di Antonella Annovazzi.

Il cammino e la magia della vita
La Magia del Cammino è il primo romanzo di Marcelo Barros, pubblicato in Brasile nel 1996. Quando il mistero è troppo grande per essere spiegato, la soluzione è narrarlo in forma poetica e romanzata: nella ricerca per decifrare il mistero contenuto nella narrazione si impara a leggere la magia dei cammini della propria vita. Per questo il romanzo è il genere di lettura più apprezzato e, fra i best seller più venduti in America e in Europa, vi sono romanzi su persone che vivono in Pakistan, Afghanistan, India e Africa. Le narrazioni attraversano le frontiere e le storie locali diventano universali. Così Marcelo Barros accompagna il cammino di Joca, giovane nordestino di cultura negra, a São Paulo, megalopoli di 20 milioni di abitanti provenienti da tutto il Brasile in cerca di vita e di libertà. São Paulo è anche il riassunto del mondo, rappresentato dai migranti e dai loro discendenti che arrivati dai vari continenti parlano la loro lingua, preparano i loro cibi e frequentano i cammini religiosi che, nelle loro differenze, arricchiscono il mondo. Joca diventa il simbolo di come ogni emigrante si sente nel confrontarsi con una cultura dominante, nella quale non riesce a entrare ma con la quale ha bisogno di convivere. Appena sbarcato alla stazione è derubato delle poche cose che ha e, perso nella grande città, incontra un avvocato socialmente impegnato in difesa degli occupanti di terra, in crisi con sua moglie e con la sua chiesa. Il cammino di Joca e di Samuel è molto diverso, ma entrambi si sentono uniti nella solitudine, così diventano amici. Vicessitudini di lavoro e affettive si susseguono finché Joca scompare. Samuel muove cielo e terra alla ricerca dell’amico, come cercasse l’anello perso di una catena che dà senso alla ricerca di se stesso. La presenza di un’amica, psicologa e spiritualista, lo mette a confronto con la necessità di una relazione con una donna che non soddisfi solo le sue carenze, ma che lo conduca a una definizione affettiva più piena. Durante la ricerca di Joca in una comunità di religione afro brasiliana, entra in contatto con la religione degli Orixàs, che non l’allontana dalle sue radici cristiane, ma, al contrario, le amplia e le universalizza. In questo romanzo il lettore trova non solo uno sguardo sul Brasile (vivacissimo nei personaggi, nelle situazioni e nel linguaggio) attento al sociale, alle ingiustizie e alle lotte, ma anche il travaglio di un cammino interiore alla ricerca della consapevolezza dei propri sentimenti amorosi e di una nuova spiritualità ecumenica. La vita dei personaggi, nelle loro realtà e sentimenti, veicola un percorso di conoscenza all’interno di varie fedi religiose e un quadro sociale che raggiungono e coinvolgono il lettore con una maggiore vivacità che non un saggio. Leonardo Boff ha scritto del libro: In questo libro Marcelo si espone perché ci rivela che la segreta magia del cammino è il suo modo di capire la vita, sempre vista attraverso il cuore e pensata con tenerezza. E’ questa magia affettuosa che ci conduce alla festa pasquale di coloro che, nell’oscurità della notte, celebrano la Resurrezione di Gesù e dell’universo e cercano la “Comunità della Pace” dove le persone delle più diverse tradizioni religiose e culturali si uniscono per vivere insieme, pregare e lavorare per la pace e la giustizia”.
Antonella Annovazzi