Verso il 24 marzo: celebrazione del martirio di Mons. Romero

Alberto Vitali

«L’Italia s’è desta». Forse che sì! Forse che no? di Paolo Farinella, prete

L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Per questo principio molti giovani ventenni hanno dato la vita, hanno consumato la loro giovinezza diventando adulti in un batter d’ali. Il risultato di tanto sacrificio, dolore e morti che ancora oggi popolano le nostre case è di ritrovarci non in una repubblica, ma in un sultanato, dove un pazzo malavitoso manipola prostitute nominate assessori e che si vantano di potere rinunciare a due mila euro pur di restare a vicino casa. Le frequentatrici della casa di prostituzione del presidente del consiglio, aspirano a cariche pubbliche perché così il padrone le può usare e buttare, a spese degli Italiani, più di un terzo degli quali  ancora lo appoggiano nonostante abbia violentato le loro figlie e indotto le nipoti minorenni a prostituirsi e a mentire anche sotto giuramento. Ricco/ladro, potente/impotente e scellerato/spergiuro individuo che si crede un «dio», mentre le stesse ragazze che lo divertono lo rendono ridicolo e pietoso.
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